Turismo. Ponti di primavera 2025: con il periodo che include oggi (1° maggio) fino a domenica sta per concludersi un giro d’affari di 9 milioni di euro

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Oltre nove miliardi di euro. A tanto ammonta il giro d’affari turistico generato dal lungo ponte pasquale che è andato dal sabato santo del 19 aprile, è arrivato ad inglobare il 25 aprile e il Primo Maggio (oggi), e si avvierà alla conclusione domenica 4 maggio.

Lo afferma un’indagine condotta da CNA Turismo e Commercio dalla quale emerge che né i vacanzieri italiani né quelli stranieri sembrano preoccuparsi eccessivamente delle previsioni atmosferiche. Anche in considerazione del fatto che una larga percentuale di turisti ha già prenotato biglietti (aerei e ferroviari) e alberghi.

Tra turisti e gitanti in questo arco di tempo si sono spostati per diporto oltre 20 milioni di persone. I turisti veri e propri (quelli che pernottano in strutture alberghiere e/o extra alberghiere) sono fin ora stimati in 12 milioni, di cui 5 milioni gli stranieri. Un dato che sottolinea il grande appeal internazionale del Belpaese, capace di attrarre viaggiatori da ogni parte del mondo.

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Cristiano Tomei, coordinatore nazionale Cna Balneari e Cna Turismo e Commercio, ha evidenziato come il turismo rappresenti una sorta di “esportazione al contrario”: invece di vendere all’estero, l’Italia attrae consumatori sul proprio territorio, che spendono direttamente in loco. “Intercettiamo turisti che arrivano e che poi spendono nel nostro Paese. Molto importante, soprattutto in questo momento”, ha spiegato.

Nonostante la crisi sanitaria del Covid-19 abbia colpito duramente il settore, l’Italia ha saputo reagire. Oggi si assiste a una ripresa consolidata: i pernottamenti sono aumentati dello 0,5-0,7% rispetto al 2019, con un interesse crescente verso mete meno battute e un turismo più esperienziale.

“I turisti, in particolare quelli stranieri, restano di più sul territorio. Non vogliono solo vedere le principali città d’arte, ma cominciano a entrare nel territorio, nelle regioni”, ha raccontato Tomei.

Un altro fattore chiave è l’abbinamento vincente tra turismo e Made in Italy. L’eccellenza tricolore, che si esprime in enogastronomia, artigianato, moda e cultura, continua ad attrarre visitatori da ogni parte del mondo, consolidando l’immagine dell’Italia come destinazione autentica e unica. “Turismo e Made in Italy sono il binomio fondamentale che sta permettendo al settore di mantenere quest’onda molto positiva”, ha ribadito.

L’inflazione e l’aumento dei costi non hanno frenato la voglia di partire. Tomei segnala che, anzi, i viaggiatori prenotano con maggiore anticipo per contenere i costi e approfittare delle migliori tariffe. “C’è una tendenza da parte dei viaggiatori a prenotare con largo anticipo proprio per cercare di attenuare il rincaro dei prezzi”, ha evidenziato. Aggiungendo: “Si tende a programmare più viaggi, anche brevi, durante l’anno. È cambiato il modo di viaggiare rispetto alla vacanza classica di una volta”.

Il lungo ponte tra Pasqua, il 25 aprile e il 1° maggio potrebbe generare un giro d’affari di circa 9 miliardi di euro, confermando il turismo come uno dei pilastri dell’economia italiana. “Tra treni, aerei e strutture ricettive, anche extralberghiere, registriamo un pienone. Questo è importante perché il turismo, nella bilancia dei pagamenti, arriva a valere circa 370 miliardi, di cui 155 miliardi come valore diretto”, ha concluso.

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