Imprese in allarme demografico, Assoesercenti: “Lo spopolamento in Sicilia mette a rischio il tessuto produttivo”

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Secondo i dati provvisori diffusi da ISTAT e analizzati dal Centro Studi di Assoesercenti, al 31 gennaio 2025 la popolazione residente in Italia ammonta a 58.924.313 unità, con un decremento di quasi 10.000 abitanti rispetto all’inizio dell’anno. La flessione è principalmente riconducibile a un saldo naturale fortemente negativo (-35.031), dovuto alla differenza tra nascite (30.682) e decessi (65.713).

La Sicilia si conferma tra le regioni più colpite da questa dinamica. Con una popolazione di 4.779.371 abitanti a inizio gennaio, ha registrato solo 2.762 nati a fronte di 5.298 decessi, generando un saldo naturale negativo di -2.536 unità, che rappresenta circa il 7,24% del totale nazionale. A livello relativo, ciò significa che la Sicilia incide con un saldo naturale negativo di 53,1 per mille abitanti, rispetto al valore medio italiano di 59,4 per mille.

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Mobilità interna ed estera: la Sicilia perde anche per migrazioni Nel confronto con il resto del Paese, la Sicilia presenta anche un saldo migratorio interno negativo (-1.264), a fronte di una perfetta parità a livello nazionale. A pesare è il continuo trasferimento di residenti verso altre regioni italiane. Il saldo migratorio con l’estero, invece, risulta positivo (+1.580) ma non sufficiente a compensare la perdita complessiva.

Previsioni per il 2025

Sulla base dell’andamento registrato a gennaio, con un saldo naturale di -0,6% a livello nazionale e di -0,53% in Sicilia, e assumendo la persistenza di trend simili nei mesi successivi, si possono stimare le seguenti variazioni per l’intero anno 2025:

  • Italia: applicando un tasso medio mensile di -0,6% (saldo naturale) e un saldo migratorio positivo medio di +25.167 unità mensili, il bilancio demografico annuale potrebbe chiudere con una perdita naturale di circa – 424.320 abitanti e un guadagno migratorio di circa +302.004 unità, per un decremento netto di         –122.316 residenti.
  • Sicilia: con un saldo naturale medio mensile di -0,53% e un saldo migratorio totale mensile di +316 unità, si prevede una perdita naturale di circa -30.000 abitanti e un guadagno migratorio complessivo di +3.800 unità, per un decremento netto di -26.200 residenti.

“I dati demografici di gennaio 2025 – afferma il presidente di Assoesercenti, Salvo Politino – confermano la fragilità strutturale del tessuto sociale siciliano: non solo si nasce sempre meno, ma la regione continua a perdere popolazione anche per migrazioni interne. È urgente investire su politiche attive per la natalità, attrattività territoriale e rilancio occupazionale, soprattutto giovanile. La tendenza negativa rischia di minare le basi di sostenibilità economica e sociale del Mezzogiorno. Per invertire la rotta serve un approccio integrato: incentivi fiscali alle giovani coppie, potenziamento dei servizi per l’infanzia, programmi di ritorno per i talenti emigrati e piani di sviluppo locale che coinvolgano imprese, università e comunità. Soltanto un impegno condiviso tra istituzioni nazionali, regionali e categorie economiche – conclude Politino – potrà restituire slancio demografico e competitività al nostro territorio”.

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