Nel tardo pomeriggio di ieri, a Catania, si è tenuta una poderosa manifestazione di solidarietà nei confronti del popolo palestinese.
Oltre cinquemila persone sono partite dall’ingresso principale del giardino Bellini al canto di “Bella Ciao”, hanno attraversato la via Etnea e si sono dirette verso piazza Università.

Il serpentone umano – preceduto da un’enorme bandiera palestinese continuamente agitata dai manifestanti, da striscioni e cartelli con su scritto: “No Genocidio. Fermiamo Israele“ , “Ora e sempre Resistenza“ , “Non in mio nome“, “Governo Meloni Vergogna“, “No al Riarmo“ – ha sfilato lentamente per l’arteria principale della città tra molte bandiere con i loghi dei partiti, dei movimenti e delle associazioni che hanno organizzato l’evento.
Famiglie, coppie che spingevano le carrozzine dei propri pargoli e molti giovani hanno sfilato pacificamente tra una selva di bandiere palestinesi e della pace, lanciando slogan di condanna nei confronti di tutte le guerre, e in particolare contro Netanyahu ed il suo governo, colpevoli di essersi macchiati di crimini odiosi, senza risparmiare neppure donne e bambini.
Dure critiche sono state espresse anche nei confronti della premier Meloni e del suo governo per non aver detto nulla, o quasi, sulle azioni portate avanti dal governo israeliano contro il popolo palestinese e contro Gaza.
A questo proposito aleggiava sicuramente tra le menti dei partecipanti anche il confronto con altri governi, come quello spagnolo, che si è pronunciato con nettezza contro il genocidio in atto, e come quello di altri paesi come Francia, Regno Unito e Canada che hanno minacciato di “azioni“ se Israele non avesse rimosso il blocco degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e fermato la guerra.

“È una guerra di sterminio dove si uccide per il gusto di uccidere, si distrugge per il gusto di distruggere; le guerre sono una follia perché non soffrono e non muoiono solo i soldati, ma anche donne, bambini e ammalati; fermiamo la politica del riarmo degli eserciti; inauguriamo una nuova stagione di pace tra i popoli”. Questo il tono dei commenti che si ascoltavano attraversando il corteo, oltre ovviamente agli auspici di far cessare tutte le guerre in atto, a cominciare di quella sferrata contro l’Ucraina.
Presenti alla manifestazione i vertici dei partiti e dei movimenti: da Sinistra italiana e Verdi, ai 5/Stelle, PD, Rifondazione Comunista, Cobas, ANPI, Udi, Emergency, ecc.
Poco dopo le otto di sera l’imponente manifestazione si è chiusa nello stesso modo nel quale era cominciata: con il canto di “Bella Ciao” e di cori a sostegno del popolo palestinese e contro ogni guerra.