Ricevuta al Comune la delegazione irachena presente a Catania per un progetto internazionale sulla protezione e valorizzazione dei beni culturali di Baghdad

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Il sindaco Enrico Trantino e il vicesindaco Paolo La Greca hanno ricevuto ieri mattina (venerdì 30 maggio) in Comune il viceministro alla Cultura iracheno Qassim Al-Soudani e l’Ambasciatore iracheno in Italia Saywan S. Barzani, che guidano la delegazione ospite in questi giorni a Catania nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale ArTourBagh finalizzato a proteggere e promuovere il ricco patrimonio archeologico della città di Baghdad e a favorire lo sviluppo del turismo culturale in Iraq.

Il progetto è finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale tramite l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e sostenuto dal dipartimento di Scienze umanistiche (Disum) e da numerosi atenei partner in Italia e all’estero. Per l’Università di Catania erano presenti la prorettrice Francesca Longo e il prof. Nicola Laneri, docente di Archeologia del Vicino Oriente e responsabile di uno degli scavi attualmente condotti nell’area di Baghdad, accompagnato da alcuni dei giovani laureati e specializzandi catanesi coinvolti nelle attività in Iraq.

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La delegazione irachena era composta inoltre da Ahmed Abdul Jabar (vice-direttore dello SBAH, lo State Board of Antiquities and Heritage), Suhail Chalub Abass (direttore della sezione scavi SBAH), Ali Bassim Farhan (ispettore SBAH di Baghdad) e Faisal Mohammed Saleh (ispettore SBAH di Diyala) e ha partecipato mercoledì scorso all’evento “Ancient Mesopotamia”, organizzato al Disum dal prof. Laneri, un confronto accademico sulle prospettive di gestione e valorizzazione del patrimonio archeologico iracheno, grazie alla collaborazione con studiosi di vari centri di ricerca e università siciliane, che si è rivelato un momento fondamentale per rinsaldare i legami accademici e istituzionali tra Italia e Iraq – a questo proposito la prof.ssa Longo ha parlato di vera e propria “diplomazia culturale” tra le due città, non solo tra gli Stati. L’intento è anche quello di tradurre l’antico patrimonio mesopotamico in opportunità di crescita culturale e turistica e mettere a punto strategie comuni per la conservazione di testimonianze millenarie, come ha confermato il viceministro Al-Soudani.

Il sindaco Trantino ha accolto calorosamente gli ospiti, mostrando loro gli spazi più belli del Palazzo degli Elefanti e sottolineando l’importanza della riscoperta del patrimonio antico: “Non saremmo nessuno se non rispettassimo il nostro passato – ha osservato il primo cittadino -, i nostri Paesi oltretutto custodiscono nelle loro radici le origini delle civiltà europea e araba. Mi auguro di poter ricambiare presto la visita a Baghdad e ringrazio l’Università di Catania per l’importante lavoro archeologico che sta conducendo, che permette di regalare alla città un ruolo da protagonista internazionale”.

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