Presso la sede della STMicroelectronics di Catania si è tenuto, il17 giugno 2025, un convegno di grande rilevanza scientifica e umana dal titolo: “Andos per ST: L’importanza della prevenzione del tumore al seno”, su iniziativa della dott.ssa Ilenia Bulla e del dott. Francesco Litrico, dell’ufficio….
Un appuntamento che ha visto la partecipazione di esperti del settore e di donne che hanno vissuto in prima persona l’esperienza della malattia e della cura, con l’obiettivo di sensibilizzare, informare e promuovere la cultura della prevenzione.
Il convegno si è articolato in tre momenti, che hanno approfondito i diversi livelli della prevenzione, primaria, secondaria e terziaria, che il Comitato Andos di Catania e le volontarie portano avanti attraverso numerose iniziative e campagne di prevenzione.
Ad aprire i lavori è stata la dott.ssa Francesca Catalano, Presidente dell’associazione e Direttore dell’U.O.C. di Senologia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, che ha illustrato ampiamente l’importanza della prevenzione attraverso stili di vita sani, che includono la corretta nutrizione e l’attività fisica regolare, e la rilevanza della diagnosi precoce, presentando i dati sull’incidenza di malattia in Italia, sul divario tra Nord e Sud, sia in termini di incidenza che di adesione allo Screening, considerata oggi l’arma vincente per aumentare la probabilità di scoprire tumori in fase iniziale e la guarigione completa. Infatti, si stima che la percentuale di guarigione si attesta al 73%, ma passa al 99% quando il tumore è allo Stadio I, all’81% nello Stadio II, per scendere al 36% nello Stadio III.
La Presidente ha anche illustrato, all’attento e partecipe uditorio,l’importanza di rivolgersi ai Centri specialistici, detti Breast Unit, sparsi nel territorio regionale, in cui è garantita la presa in carico multidisciplinare delle pazienti. Ad oggi in Sicilia sono riconosciute 18 Breast Unit, vidimate dall’Assessorato alla Regione, alcune sotto monitoraggio.
Francesca Catalano ha anche sottolineato la necessità di ampliare la fascia di screening offerta dal SSN, secondo l’evidenza scientifica sull’incidenza di malattia, che oggi si è spostata sulle donne più giovani, a partire dai trent’anni, e si è allungata ben oltre i 69 anni. La proposta di anticipare almeno ai 45 anni, che è stata applicata in 9 regioni italiane, non include le giovani donne siciliane. Da dieci anni, però, l’Andos Catania, insieme alla Fondazione Etica e Valori Marilù Tregua, hanno offertomammografie gratuite alle donne nella fascia d’età 40-49, con l’iniziativa “Maggio in..forma”, che è giunto alla Camera dei Deputati, proprio per sollecitare le istituzioni a rendere equo e uniforme su tutto il territorio nazionale l’ampliamento della fascia di screening.
Il secondo intervento si è focalizzato sulle più recenti tecniche diagnostiche disponibili per individuare precocemente eventuali formazioni tumorali. L’aggiornamento scientifico ha evidenziato il progresso continuo della tecnologia medica che consente oggi di intervenire in fasi sempre più iniziali della malattia, aumentando così le possibilità di cura e guarigione. Ad esporre tali tecniche e il lavoro che si svolge in associazione, grazie alla dotazione del mammografo digitale, è stata la dott.ssa Antonella D’Angelo, radiologo senologo, che ha descritto i diversi esami strumentali e l’opportunità di sottoporvisi in base all’età e agli accertamenti da eseguire, di I o II livello.
È seguito poi il momento dedicato alla riabilitazione, cioè all’elaborazione dei vissuti dolorosi legati alla diagnosi e al percorso di cura, e alla presentazione dell’ultimo volume di Medicina Narrativa pubblicato dall’Andos “La porta socchiusa: degenza e convergenza emotiva”, a cura di F. Catalano, E. Ferrante, P. Travagliante.
La dott.ssa Ferrante, psiconcologa, ha sottolineato la necessità che il luogo di cura, soprattutto in ambito oncologico, sia un luogo trasformativo, non solo sul piano organico, esteriore, ma anche sul piano interiore, psico-emotivo. “La porta socchiusa” è proprio la testimonianza di quanto l’accoglienza dei bisogni emotivi delle pazienti, sin dalle prime fasi del percorso di cura, possa sostenere quella competenza emotiva utile ad affrontare il proprio percorso di cura in modo più consapevole e attivo.
La psiconcologa ha inoltre evidenziato come, grazie ai significativi progressi delle terapie mediche che hanno aumentato sensibilmente la sopravvivenza delle donne, l’attenzione della ricerca si stia sempre più concentrando sulla Qualità della Vita (QoL) delle pazienti, anche nella fase di off-therapy. In quest’ottica, sono stati presentati due report di rilievo sul tema del tumore della mammella: lo studio condotto da ANDOS Nazionalein collaborazione con Crea Sanità, focalizzato sugli effetti collaterali non clinici della malattia, e il report “AdvancingBreast Cancer Care in Europe: A Roadmap to a Women-Centric Approach”, realizzato da Economist Impact con il supporto non condizionante di Daiichi Sankyo, che analizza il panorama attuale dell’assistenza oncologica in Europa, auspicando una prospettiva più centrata sulla donna.
La prof.ssa Pina Travagliante, ordinario di Storia del Pensiero economico e Vice Presidente di Andos Catania, che da più di un decennio ha attivato i laboratori di medicina narrativa, ha articolato il suo intervento toccando i temi di Felicità e Benessere, di Etica e Libertà, e ha sottolineato come la felicità di una società non dipenda soltanto dalla crescita economica ma anche dal livello di democrazia, dalla qualità e dal buon funzionamento del sistema sanitario e dal benessere delle persone. In questo senso, un ruolo importante riveste la medicina narrativa, una scienza riconosciuta dal SSN, che non solo migliora il rapporto medico-paziente e intercetta gli ambiti di miglioramento del sistema sanitario- assistenziale, ma costituisce un metodo utile al paziente per riappropriarsi della propria storia di malattia.
La professoressa ha anche sottoposto all’attenzione dei partecipanti l’analisi statistica delle storie narrate, dal punto di vista della dimensione medica (disease), soggettiva (illness) e sociale (sickness), mettendo in luce le tematiche ricorrenti e le questioni emerse, sia rispetto all’ambiente sanitario e alla qualità delle cure ricevute, che rispetto al disagio soggettivo e sociale.
A chiudere il convegno, due testimonianze autentiche di donne che hanno attraversato la malattia e deciso di raccontarsi nel libro “La porta socchiusa: degenza e convergenza emotiva”, Milena Fazio e Patrizia Bertolino. La prima ha raccontato il proprio vissuto, valorizzandone i risvolti positivi, la seconda ha commosso il pubblico con la lettura di un brano del racconto.
L’evento promosso dalla STMicroelectonics, azienda leader nel settore della microelettronica ed esempio di welfare aziendale, ha rappresentato un esempio concreto di collaborazione tra mondo scientifico, aziendale e civile.