Aeroporto di Catania bloccato per ore: la Cisal Catania chiede chiarezza e responsabilità. “Oltre il danno, la beffa”

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“Quanto accaduto ieri mattina all’Aeroporto di Catania ha dell’inverosimile. Una situazione gravissima, che ha provocato enormi disagi a viaggiatori, turisti, lavoratori e lavoratrici, costretti a servirsi dell’aereo come unico mezzo di trasporto efficiente in Sicilia orientale”.

A parlare è Giovanni Lo Schiavo, responsabile provinciale della Cisal Catania, intervenuto con fermezza dopo l’interruzione totale dei voli in arrivo e in partenza dallo scalo etneo per la giornata di ieri, giovedì e luglio, a causa della presenza di una gru edile lungo le direttrici di volo, rimasta inspiegabilmente in posizione operativa dopo lavori notturni.

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La gru, appartenente al cantiere di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) impegnato nei lavori di prolungamento della pista, era rimasta bloccata e non è stato possibile né rimuoverla né smontarla prima dell’inizio delle attività aeroportuali. Una grave anomalia, che ha determinato lo stop delle operazioni di volo e il dirottamento di numerosi aerei su altri scali, come Palermo, Comiso e perfino Roma.

“Come Cisal Catania — prosegue Lo Schiavo — riteniamo doveroso e urgente prendere una posizione netta, ferma e inequivocabile: non è accettabile che una negligenza di questa portata possa mettere a repentaglio la sicurezza dei passeggeri e paralizzare uno snodo strategico per l’intera regione”.

A rendere la vicenda ancora più sconcertante è il fatto che, nonostante il disagio subitoi passeggeri non potranno richiedere alcun risarcimento alle compagnie aeree. Il tutto perché quanto accaduto rientra tra le circostanze eccezionali previste dal Regolamento UE 261/2024: “Oltre il danno, la beffa” commenta amaro Lo Schiavo.

È importante che su quanto accaduto venga compartecipato anche il Presidente della Regione Siciliana, nella sua qualità di massima autorità politica e istituzionale del territorio. Serve un atto di responsabilità istituzionale per tutelare l’immagine della Sicilia e per garantire che episodi simili non si ripetano, soprattutto in un periodo cruciale per il turismo e per la mobilità dei cittadini siciliani.

La Cisal Catania chiede con forza che gli organismi competenti facciano immediata chiarezza sull’accaduto e pretende che vengano accertate eventuali omissioni e responsabilità. Se vi sono dirigenti, tecnici o soggetti istituzionali che hanno contribuito o non impedito una simile situazione, ne chiediamo le dimissioni immediate.

“Quanto accaduto non può passare sotto silenzio. Non è solo un disagio logistico, è il segnale di una gestione approssimativa e irresponsabile che, se confermata, va radicalmente corretta. A pagarne il prezzo, ancora una volta, sono i cittadini”, conclude Lo Schiavo.

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