Biblioteca Bellini: avviate le attività ludico-didattiche del laboratorio gratuito di lingua inglese

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“Catania parla inglese con i ragazzi del Punto Luce Save the Children”: ha preso il via nella Biblioteca Bellini di via Spagnolo, alla presenza del sindaco Enrico Trantino e dell’assessore alla Pubblica Istruzione Andrea Guzzardi,  il laboratorio estivo gratuito di lingua inglese promosso dall’Amministrazione comunale con l’esperta del sindaco per il contrasto alla dispersione scolastica, Giovanna Micale.  

Un’iniziativa realizzata con la collaborazione di Save the children e grazie al contributo volontario proposto da due studentesse catanesi residenti all’estero.   

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Le due giovani, Matilde La Magna e Bianca Arcoria, guideranno per due settimane 27 ragazzi e ragazze, di età compresa tra i 9 e i 13 anni, attraverso percorsi e attività ludico-didattiche in lingua inglese che si svolgeranno negli spazi interni e nel giardino della struttura comunale grazie alla sinergia tra il direttore della Cultura, Paolo Di Caro, la responsabile della biblioteca, Sabina Murabito, e la direzione Pubblica Istruzione retta da Fabrizio D’Emilio. Il trasporto gratuito dei partecipanti dalla sede del Punto Luce alla Biblioteca è garantito con il supporto logistico della Fce Metropolitana di Catania.

 “Matilde e Bianca – ha sottolineato il sindaco – sono due ragazze di sedici anni, figlie di papà catanesi, nate a Londra, e residenti, una in Inghilterra l’altra a New York, con uno strettissimo rapporto d’amicizia.  Al termine delle scuole, invece di andare subito in vacanza, hanno deciso di dedicare due settimane del loro tempo ai ragazzi del Punto Luce (una bellissima realtà), per insegnare loro l’inglese in modo coinvolgente, utilizzando la nostra biblioteca comunale. 

 Si tratta – ha aggiunto Trantino – di una di quelle pratiche di restituzione (give back) al territorio di origine di parte di ciò che abbiamo avuto la fortuna di diventare; che serve a cementare quella cultura dell’appartenenza che costituisce l’ingrediente principale delle società che crescono insieme. Quel che migliora la città è il legame con essa, il sentirsi parte di un tutto che dobbiamo sentire nostro per lasciarci coinvolgere nei processi di trasformazione in positivo.  Spero inizi una bella epidemia di restituzione”.

“L’Amministrazione – ha detto l’assessore Guzzardi –  prevede di coinvolgere in futuro, come ‘docenti’,  studenti delle scuole catanesi con esperienze Erasmus o interculturali, per favorire circuiti virtuosi di cittadinanza attiva e solidarietà”.

  “La dimensione peer to peer -ha messo in evidenza la professoressa Giovanna Micale- è fondamentale anche in questa occasione ed è un esempio virtuoso di buone pratiche che nascono dai nostri ragazzi e si rivolgono ai più piccoli, creando un circolo educativo positivo: se ben guidati, questi bambini potranno a loro volta ripetere e diffondere l’esperienza”. 

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