Focus sull’attualità: Dazi e guerra in Palestina, analisi degli scenari attuali e possibili risoluzioni

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Buonasera amici di Hashtag Sicilia, quest’oggi vi proponiamo una puntata speciale di approfondimento dedicata a due temi che stanno catalizzando l’attenzione del dibattito internazionale: la recente questione dei dazi tra Unione Europea e Stati Uniti e l’evoluzione drammatica della guerra in Palestina.

Per analizzare questi argomenti complessi abbiamo scelto di confrontarci con un ospite che “gioca in casa”, ovvero il nostro direttore di testata Salvatore Bonura, che ci ha guidato in un’analisi lucida e senza filtri sulle conseguenze delle scelte politiche ed economiche che stanno influenzando la vita di milioni di persone.

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La nostra chiacchierata ha preso le mosse dall’accordo siglato tra la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il Presidente americano Donald Trump, che ha fissato i dazi al 15%. Un’intesa che rappresenta un pessimo compromesso per l’Europa e in particolare per l’Italia.

Infatti, tra svalutazione del dollaro, maggiori costi di importazione e nuovi vincoli economici, il peso effettivo della sovrattassa commerciale arriverebbe al 19,5%, con un impatto maggiore di quanto dichiarato ufficialmente. Tale accordo inoltre comporta maggiori costi per famiglie e imprese, nuovi impegni di “acquisti” europei verso gli USA per oltre 1.300 miliardi di euro e una dipendenza economica crescente da Washington.

E quale posizione assume l’Italia in questo scenario? Il governo Meloni, nonostante le tante voci contrarie all’accordo provenienti da diversi altri paesi europei, continua a sostenere la necessità di evitare uno scontro economico con gli USA, e si dichiara pronta a tamponare le future perdite subite da PMI e cittadini con fondi del PNRR, sollevando più di una perplessità per l’utilizzo questo strumento finanziario come un vero e proprio “bancomat”.

Successivamente a queste questioni di carattere economico il focus della nostra chiacchierata si è spostato sul conflitto in Palestina e sull’operato del governo israeliano. Il nostro direttore si è infatti concentrato sul coro di voci contro la politica di Netanyahu, con prese di posizione da parte di vari governi europei, associazioni di volontariato e persino del Presidente della Repubblica italiana. Tuttavia, senza azioni concrete queste dichiarazioni a suo dire restano sterili. Servono azioni concrete come sanzioni, boicottaggi, blocco degli accordi di partenariato e inchieste internazionali sui crimini di guerra commessi a Gaza.

In riferimento a quest’ultimo punto il direttore Bonura ha anche citato due autorevoli voci – lo storico Omer Bartov, massimo esperto di olocausto, e lo scrittore israeliano David Grossman –; i quali hanno parlato apertamente di genocidio, un termine che fotografa l’entità della tragedia: migliaia di morti civili, distruzione di ospedali, scuole, interi quartieri.

La puntata si è infine chiusa con uno sguardo alle possibili soluzioni, dalla storica proposta dei “due popoli, due Stati” all’urgenza immediata di fermare il massacro, garantire aiuti umanitari e restituire una prospettiva di vita dignitosa al popolo palestinese.

Per tutto questo, e molto altro ancora, vi invitiamo a non prendere la nostra prima visione trasmessa dalle ore 20.00 sulla nostra pagina Facebook, sul nostro canale Youtube, e sui nostri altri canali social. Non mancate!

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