Cinema muto e musica dal vivo: a Palermo torna “Silent Movies & Live Music”

Proiezione de La conchiglia e il sacerdote con le musiche di Salvatore De Vecchi al sassofono e Vincenzo Palacardo alla chitarra

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Giovedì 6 novembre al Cinematocasa di Palermo(sede siciliana dell’Unione Circoli del Cinema in via Maqueda, 124), “Silent Movies & Live Music”, la rassegna che porta il fascino del cinema muto e lo fa rivivere attraverso le note dal vivo di musicisti scelti dall’Associazione Open Jazz Club diretta da Mimmo Cafiero, proporrà La conchiglia e il sacerdote del 1928, film diretto da Germain Dulac e scritto da uno dei veri surrealisti (e attore) Antonin Artuad. Il film sarà sonorizzato dal sassofono di Salvatore De Vecchi e dalla chitarra di Vincenzo Palacardo.

La trama è di non facile interpretazione: ossessionato dalla donna di un generale (Genica Athanasiou), un ecclesiastico (Alex Allin) ha strane visioni di morte e lussuria, lottando contro il proprio erotismo. Il film che anticipa quello che è considerato il primo capolavoro surrealista di Bunuel, “Un chien andalou”, mantiene un’influenza dell’espressionismo tedesco.

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Ogni proiezione è pensata per diventare un’esperienza immersiva, capace di emozionare e sorprendere il pubblico, un incontro unico tra immagini e suoni, dove il linguaggio universale del cinema dialoga con la creatività musicale. Questi i prossimi appuntamenti:

Giovedì 6 novembre – La conchiglia e il sacerdote (1928) – LIVE di Salvatore De Vecchi e Vincenzo Palacardo
Giovedì 20 novembre – Genuine (1920) – LIVE di Giancarlo Canali
Giovedì 4 dicembre – Robinson Crusoe (1927) – LIVE di Stefano India
Gio 18 dicembre – As The Earth Turns (1938) – LIVE di Oscar Zenari

“Dall’invenzione dei fratelli Lumiere nel 1895 all’avvento del sonoro del 1926, il cinema ha raccontato, nei primi trent’anni, tutto ciò che si poteva raccontare. Un mondo di immagini e suoni che pian piano sta cadendo dell’oblio. La missione dei cineclub è quella di riportare alla luce un patrimonio cinematografico inestimabile, senza il quale, oggi non esisterebbero più le sale di proiezione”, spiegaMassimo di Martino, ideatore di Cinematocasa

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