Care e cari,
purtroppo abbiamo appreso che l’Autorità di Sistema Portuale ha approvato pochi giorni fa un Piano regolatore che non recepisce di fatto quasi per nulla le richieste della città. E questo nonostante i Decreti di ministeri e Regione, i pareri della Soprintendenza, le numerose richieste di comitati, associazioni e alcune forze politiche. Ma soprattutto nonostante migliaia di cittadine e cittadini abbiano detto chiaro cosa ne pensano di un mare fatto a pezzi e privatizzato. Per questa ragione insieme alle associazioni che vedrete di seguito abbiamo diffuso un comunicato, molto chiaro, duro, netto. Non è lo scenario che avremmo auspicato, anche se quello che sta accadendo non ci sorprende, purtroppo. Vi chiediamo di continuare a mobilitarVI e seguire ciò che sta accadendo, insistendo perché sempre più persone si informino e firmino la nostra mozione.
Ricordiamo inoltre che è ancora possibile firmare la petizione per tutelare la Scogliera d’Armisi a questo link.
Promuoveremo una conferenza stampa con le altre associazioni e le forze politiche interessate e ve ne daremo notizia.
Di seguito il comunicato con preghiera di lettura e diffusione. Grazie
Il Comitato per la difesa e la fruizione della scogliera d’Armisi di Catania
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO SUL PIANO REGOLATORE DEL PORTO – COMITATO PER LA DIFESA E LA FRUIZIONE DELLA SCOGLIERA D’ARMISI – LIPU CATANIA– VOLERELALUNA – WWF SICILIA NORDORIENTALE – COMITATO DI PROPOSTA PER IL PARCO TERRITORIALE MONTE PO – VALLONE ACQUICELLA
1 novembre 2025
Apprendiamo con sconcerto che l’Autorità Portuale di Catania, il 29 ottobre 2025 ha approvato il nuovo PRG del porto di Catania, che avrebbe dovuto tenere conto dei suggerimenti, delle indicazioni, delle prescrizioni e raccomandazioni espressamente richiamati dal Decreto emesso dal Ministro dell’Ambiente di concerto con l’Assessore Regionale ai BB.CC. e IS nei giorni scorsi.
Quale superiore interesse pubblico ha indotto nella Autorità di Sistema Portuale una tale urgenza da approvare un PRP conforme a un Documento di Programmazione Strategica di Sistema (DPSS) ormai superato poiché non tiene conto dell’inserimento dei porti di Siracusa e Pozzallo nel medesimo sistema portuale?
Quale premura ha spinto l’Autorità di Sistema Portuale ad interpretare unilateralmente ed in silenzio le numerose e stringenti prescrizioni provenienti dalle autorità di tutela e ad apportare al precedente PRP le sole modifiche ritenute accoglibili?
Quali motivi la inducono ad evitare di aprire un dibattito serio e sereno con le tante componenti della società catanese interessate?
Cosa ne sarà della Scogliera d’Armisi nella nuova proposta di PRG, che elude del tutto le precise indicazioni contenute nel parere della Soprintendenza di Catania?
Cosa ne sarà della foce del Vallone Acquicella che ignora le precise indicazioni contenute nel parere della Soprintendenza di Catania?
Secondo quali input ha recentemente rilasciato concessioni a due società della logistica palesemente in contrasto con le previsioni del suo stesso Piano regolatore, una delle quali compromette il rapporto porto-città?
Dal comportamento dell’Autorità di Sistema Portuale si evince che ha inteso riservare al Consiglio Comunale di Catania un ruolo meramente marginale che ignora nella sostanza l’obbligo costituzionale di leale collaborazione tra le diverse istituzioni.
Alla luce dei documenti diffusi dall’Autorità di Sistema Portuale, quali allegati al verbale di deliberazione del Comitato di gestione n. 8 del 29/10/2025, chiediamo al Consiglio Comunale di convocare con la massima urgenza un’apposita riunione, invitando a parteciparvi l’Autorità portuale, i sindaci di Siracusa, Augusta e Pozzallo, in quanto rappresentanti di comunità direttamente interessate se non colpite dal provvedimento dell’Autorità Portuale.
Per quanto ci riguarda, prendiamo atto della mancata volontà di arrivare a un confronto reale e articolato con la cittadinanza e le associazioni del territorio. Data l’enormità del provvedimento approvato, con un PRP che appare comunque illegittimo nel pianificare aree esterne al perimetro di sua competenza (sottraendole così a quella del Consiglio Comunale) e nell’ignorare altri parti che invece le competono, e dato l’impatto gravissimo che tale provvedimento rischia di avere su beni comuni e interessi pubblici generali, non ci resta che valutare di adire la magistratura in ogni sede per evitare che si consumi un ennesimo scempio di Catania, del suo mare e della sua storia.
Comitato per la difesa e la fruizione della Scogliera d’Armisi di Catania
LIPU Catania
Volerelaluna
WWF Sicilia nordorientale
Comitato di proposta per il Parco Territoriale Monte Po – Vallone Acquicella
Attilio Scuderi



