Fuga di gas in circonvallazione, attacco di Anastasi: “Tragedia sfiorata”

Nel corso del consiglio comunale di ieri, Sebastiano Anastasi ha puntato il dito contro le ditte che stanno effettuando i lavori per la messa in opera della fibra. "Continuano a operare mettendo a rischio l'incolumità dei cittadini di Catania"

circonvallazione chiusa. cantiere per riparare il danno e traffico
Foto di Erio Buceti
Sebastiano Anastasi
Sebastiano Anastasi

Catania ha sfiorato una tragedia“. Sebastiano Anastasi, consigliere comunale, non usa mezzi termini: la fuga di gas che una settimana fa ha causato il blocco della circolazione sulla circonvallazione avrebbe potuto causare vittime e danni ingenti. Il danneggiamento della rete Asec è stata causata lo scorso venerdì dagli scavi tra i quartieri San Nullo e Cibali, a ridosso delle linee della metropolitana e dell’Fce, nei pressi della clinica Argento.

L’esponente di Grande Catania ha esposto la situazione durante il consiglio comunale di ieri sera. Riferendosi alle personalità in visita oggi nella città etnea in occasione del G7 e alle enormi misure di sicurezza messe in atto, avverte: “State ospitando queste persone su una polveriera“. E aggiunge: “Ospitate i capi di Stato in una città insicura“. Poi l’affondo: “Lo denuncio pubblicamente, Catania ha sfiorato una tragedia e non lo sa nessuno“.

Sebastiano Anastasi punta il dito contro le ditte che stanno effettuando i lavori per la messa in opera della fibra. Scavi che, oltre alla fuga di gas della scorsa settimana, hanno provocato danneggiamenti anche alla rete idrica. “Non usano il georadar“, sottolinea il consigliere. “Continuano a operare mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini di Catania“.

Rosario D’Agata, assessore con delega anche alla Mobilità, ha risposto per conto della giunta guidata da Enzo Bianco. “Vi è una consapevolezza da parte dell’amministrazione: avere un quadro più preciso e completo possibile dei sottoservizi“, afferma D’Agata. “L’incidente si è verificato per questo“, aggiunge, e perché la ditta “non aveva gli strumenti idonei per trovare le condutture“. Ma specifica che “quella conduttura si trovava a una quota in cui non doveva esserci“, lamentando dunque l’assenza di monitoraggio nel passato.

L’impegno di Rosario D’Agata, una volta compiuti gli obblighi istituzionali legati al G7, è coinvolgere uffici comunali e ditte impegnate nei lavori di scavo in un momento di confronto. “Una conferenza dei servizi per andare a una regolamentazione più lineare e completa possibile“.