Migranti, Suriano (M5S): “In Tunisia situazione difficile, serve agenzia di controllo europea”

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CATANIA – La deputata del Movimento Cinque Stelle Simona Suriano, componente della commissione Affari Esteri, ha presentato con la collega Giulia Grillo un’interrogazione sulla situazione migratoria in relazione al “caso” Tunisia, lanciando per altro l’ipotesi della costituzione di una agenzia che coordini il fenomeno migratorio a livello nazionale ed europeo.

“L’instabilità politica della Tunisia ha purtroppo determinato un numero elevato di partenze incontrollate che sta mettendo a dura prova il sistema di accoglienza della Sicilia. Inoltre, la situazione economica del paese africano è peggiorata anche a causa del Covid19 e migliaia di persone partono senza controllo nella zona tra la Tunisia e la Libia”.

“Siamo dinanzi a una vera e propria emergenza – proseguono Suriano e Grillo – e più di un terzo dei 12 mila migranti arrivati sono tunisini. Nella sola mattinata del 28 luglio sono approdate in Sicilia 3 barche con un totale di 128 migranti a bordo, una situazione insostenibile per le comunità locali, come quella di Porto Empedocle che ha accolto nella sua struttura oltre 500 migranti, a fronte di una capienza massima di 100. Ci siamo recati proprio ieri con i colleghi parlamentari e con Vito Crimi nella tensostruttura dell’agrigentino e abbiamo incontrato i sindaci di Caltanissetta e Porto Empedocle: una prima soluzione c’è grazie alla nave messa a disposizione del Governo che accoglierà i migranti e dove verranno operati appositi screening sanitari. Anche il pericolo di un’ulteriore propagazione del virus deve essere contenuto. Per questa ragione abbiamo chiesto – conclude – al governo uno sforzo in più per garantire i rimpatri nei luoghi d’origine e per avviare una task force operativa sull’immigrazione, un’emergenza ormai cronica, in modo tale che si possa creare una agenzia per il fenomeno migratorio sotto l’egida della presidenza del consiglio che abbia capacità di coordinare le varie realtà europee”.

In Italia i tempi sono ormai maturi per superare il sistema emergenziale in cui manca quasi del tutto la programmazione a lungo termine. Dobbiamo quindi cercare di lavorare a un’Agenzia Nazionale per l’immigrazione, un organo che pianifichi e coordini l’intera strategia di accoglienza e integrazione sul territorio nazionale. E magari al contempo spingere verso un’agenzia europea sull’esempio tedesco che ha un’istituzione, dipendente dal ministero dell’Interno, che guida la governance sull’asilo e l’integrazione. In tal modo un unico e qualificato soggetto istituzionale guida e coordina le procedure di controllo del fenomeno migratorio, dell’integrazione, della raccolta dei dati.  Con i colleghi stiamo lavorando per modificare l’impianto normativo e dotare finalmente il Paese di strumenti all’altezza delle sfide attuali. I flussi migratori in entrata, così come quelli in uscita, sono una caratteristica millenaria della nostra penisola ma è giusto dare una risposta decisa alle diverse richieste per tutelare migranti, cittadini italiani, forze dell’ordine e istituzioni”.