Sostare e le incomprensibili sanzioni e penali viste da un italo-tedesco. “Ma che vuol dire importo edittale?”

Un confronto tra i bizantinismi e le cervellotiche procedure di Sostare contro le chiare istruzioni per il mancato pagamento del parcheggio in Germania. Scritto da un imprenditore italo-tedesco

Colonnina di Sostare

Blochin Cuius è un imprenditore di Mirabella Imbaccari. Pochi anni fa si è trasferito a Stoccarda, in Germania, dove ha avviato tramite la sua start-up Edisonweb un progetto di mobilità urbana. Tornato in questi giorni in Italia, ha raccontato in un post su Facebook della sua esperienza con la catanese Sostare, che applica sanzioni e penali assolutamente incomprensibili per l’utente medio. Figurarsi per uno abituato alle chiare istruzioni tedesche. Di seguito la sua lettera indirizzata al primo cittadino di Catania Enzo Bianco.

Uno scontrino di un verbale per sosta vietata tedesco
Il lunghissimo scontrino Sostare (foto di G. Nocera)

“Caro Sindaco Enzo Bianco,
ieri sera mia madre mi ha portato uno scontrino di 79 cm (vedasi file allegato), chiedendo di tradurne il contenuto.
Trattasi di una multa per mancato pagamento del parcheggio sostare.
Mio fratello non ha visto che adesso c’é anche la tariffa notturna da 1 € e quindi ha beccato la multa.
Chi sbaglia paga e non stiamo qui a discutere sul merito.
Leggendo la multa, si sveglia la Selvaggia Lucarelli che è in me e mi scappa il classico confronto Paese civile (Germania) e repubblica delle banane.
Partiamo con ordine: in Germania, se prendi una multa per mancato pagamento della sosta, trovi uno scontrino di 10 cm dove c’é scritto data, ora, targa, sanzione, IBAN sul quale effettuare il versamento.
A Stuttgart, dove la cassiera del supermercato guadagna 1600 € netti al mese, tale multa è di 10 €. Qui partiamo da un importo minimo edittale da 25 €. Mia madre non sa cosa voglia dire importo edittale.
Anche io devo ammettere che ci arrivo per intuito (l’ultimo editto di cui ho contezza è quello di Costantino, ho un vago ricordo degli editti di Tessalonica e di Saint Cloud) e capisco che si tratta di soldi da pagare.
Ma c’é un Nota Bene: “il presente verbale comporta altresì penale per recupero tariffa evasa ex art. 17 c. 132 L 127/97”.
Quindi 1 € (in teoria).
C’è anche la possibilità di pagare la sanzione con uno sconto del 30% se si paga entro 5 giorni.
Ci sono 4 modalità di pagamento, tra cui quella su un conto corrente.
Ma manca l’intestazione del conto corrente, ma deduco che sia quello del comando della polizia municipale.
Continuando in basso, c’é l’altra sanzione, che sarebbe quella ex art. 17 c. 132 L 127/97.
Importo da pagare: € 26,10 (per il recupero della tariffa evasa di € 1 – quindi + 2600%)
C’è anche qui la possibilità di pagare subito e con lo sconto la somma di € 10 – un generoso +1000%).
Ma attenzione: è un altro conto, intestato ad un altro ente.
Errore quasi predestinato, con annesse more, penali e cartazze da sbrigare.
Per dirla in maniera molto educata e costruttiva, credo che la customer friendliness di questa procedura abbia un buon potenziale di miglioramento.
Cordiali saluti da Mirabella Imbaccari,
Blochin Cuius”