Cna Comiso, bene consegna dei locali del centro direzionale della zona Pip

RAGUSA – La Cna di Comiso prende positivamente atto del fatto che l’Amministrazione comunale ha consegnato parte dei locali del centro direzionale della zona Pip all’ufficio intercomunale per l’agricoltura. Sicuramente l’ufficio in questione non è proprio quello che serve alle aziende artigiane insediate, ma già il fatto che l’immobile in questione, da anni totalmente abbandonato, sia utilizzato e reso vivo è una buona notizia per tutti.

Da tempo la Cna cittadina ha spinto le diverse amministrazioni via via susseguitesi ad utilizzare il centro direzionale per attività e servizi che possano tornare direttamente o indirettamente utili alle imprese insediate. Il ripristino dell’illuminazione attraverso luci a led, il rifacimento del manto stradale per un accesso dignitoso e un primo utilizzo del centro direzionale fanno ben sperare per il futuro della zona artigianale di Comiso.

Ad oggi però c’è tanto ancora da fare. Le lamentele delle aziende sono molteplici e purtroppo da anni quasi sempre uguali. Le imprese lamentano la mancanza d’acqua nei periodi estivi. Succede, infatti, che, spesso, senza alcun preavviso, manchi l’acqua per tre, quattro giorni di fila e il disagio per le imprese sia enorme. A questo si aggiunge una mancata programmazione della pulizia ordinaria dei lotti: ad oggi il Comune interviene solo su richiesta e per una zona artigianale in cui decine di imprenditori scommettono sulla propria pelle questo è inaccettabile.

Continuano ad esserci cumuli di rifiuti all’interno, anche se periodicamente rimossi: la zona artigianale non può essere considerata alla stregua di una discarica in cui ciclicamente vanno le ruspe a rimuovere ingenti quantità di inerti e rifiuti urbani abbandonati attraverso le molteplici vie d’accesso non monitorate. Da tempo, la Cna di Comiso chiede la stesura e la pubblicazione di un cronoprogramma di pulizia ordinaria dei lotti, un maggior controllo dell’area attraverso la chiusura notturna e festiva delle vie d’accesso e un’adeguata presenza di telecamere e cartelli che scoraggino l’abbandono dei rifiuti.

Anche se i servizi garantiti non sono per niente in linea con il livello qualitativo delle imprese insediate, lo stato dell’arte della zona artigianale indica comunque un minimo di crescita dovuto agli ultimi investimenti infrastrutturali: ciò non esula dal richiedere maggiore attenzione nel garantire quantomeno i servizi di base che spesso vengono a mancare in un comparto occupato dall’eccellenza produttiva del panorama ibleo.