Gli armatori siciliani per la tutela legale e ambientale

Partecipata assemblea dei soci della Federazione armatori siciliani ad Aci Trezza. Numerose le decisioni adottate per le diverse questioni che interessano la categoria. Sono stati approvati sia l’adesione all’Associazione dei Consumatori d’Italia, Consitalia, che il “gemellaggio” con l’Associazione Nazionale “MARINERIE D’ITALIA E D’EUROPA”.

L’assemblea ha deciso di tutelarsi nei procedimenti che riguardano sprechi e/o truffe di denaro pubblico tramite l’utilizzo di fondi europei destinati al comparto pesca, gestiti in modo ritenuto anomalo grazie a progetti inutili e spesso mai realizzati e/o realizzati solo in parte.

Gli armatori, altresì, si tuteleranno e seguiranno con particolare attenzione quanto accade con i lavori per la nuova darsena all’interno del porto di Catania. All’avv. Silluzio del foro di Catania, il compito di difendere gli interessi della categoria riguardo alle anomalie denunciate nella gestione della Camera di Commercio di Catania (assegnazione di incarichi, finanziamento di progetti, consulenze, delibere);ed anche per quel che riguarda la delibera di accorpamento della Camera di Commercio di Catania con quelle di Siracusa e Ragusa (presunta violazione art. 1 comma 5 Legge 580).

Gli armatori faranno ricorso al Tar, sempre per quel che riguarda, la Camera di Commercio per la mancata attribuzione del seggio al settore Pesca.

Inoltre è stata approvata l’eventuali costituzione di parte civile nei procedimenti penali che riguardano: porto, aeroporto, interporto, Camera di Commercio, Regione Siciliana, M.I.S.E., Ministero dell’Ambiente, Ministero Trasporti, Ministero Politiche Agricole – Direzione Generale Pesca.

Particolare attenzione l’assemblea ha posto ai reati ambientali. E’ per tale motivo che sono state approvate azioni legali da parte dell’associazione al fine di fare emergere i colpevoli dei numerosi reati ambientali, con relativi danni ambientali aggravati e continuati, presenti lungo tutta la fascia costiera del territorio italiano, con la mancanza di depuratori, la presenza di discariche abusive anche in zone protette (vedi ad esempio il caso Area Marina Protetta Isole Ciclopi Acitrezza dove in atto sono presenti  12 scarichi abusivi in mare altamente inquinanti  peraltro motivo di mancato e/o rallentato ripopolamento ittico.

E’ stato anche deciso di intraprendere azioni al fine di valorizzare il “pesce fresco locale” in modo serio e concreto in risposta anche ai numerosi sprechi di fondi europei mal gestiti per la creazioni di “inesistenti marchi di qualità del pescato”, presente solo ed esclusivamente sulla carta e nei progetti approvati per l’ottenimento di soldi;

Ma la tutela degli armatori è stata affidata all’avv. Silluzio anche per quanto riguarda l’assegnazione delle “Quote tonno”, la gestione della pesca del tonno, il monopolio di mercato, e relativamente alle numerose denunce presentate per la presunta “compravendita anomala delle quote “.

Si è deciso anche di programmare un incontro con le marinerie di Spagna, Francia, Spagna, Portogallo per un’eventuale manifestazione pacifica da effettuare a Bruxelles.

La prossima assemblea dei soci verrà effettuata nel Siracusano  il prossimo 17 febbraio.