Lomonte e Costa (Siciliani Liberi): “Da Palermo battaglia politica per liberare la Sicilia”

Massimo Costa, leader di Siciliani Liberi espone il progetto del movimento: "La soluzione ultima sarebbe quella dell'indipendenza, ma a breve termine noi proponiamo la Sicilia come Zona Economica Speciale, in modo che possa avere la sua fiscalità di vantaggio, una moneta complementare e la devoluzione integrale di tutti i tributi maturati nel territorio".

Ciro Lomonte. Siciliani Liberi
Ciro Lomonte, Siciliani Liberi. Foto Facebook

Identità della città, interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, tutela delle famiglie, attenzione alle partecipate e alla viabilità con il potenziamento dei trasporti pubblici. Questi i punti salienti del programma del candidato sindaco di Palermo per Siciliani Liberi, l’architetto Ciro Lomonte, che ha presentato stamane, al cinema Lux, la lista dei candidati e dei consiglieri per le prossime amministrative.

“Va riscoperta l’identità della nostra città da parte di cittadini – ha dichiarato Lomonte – che non ricordano più la propria storia. Ad esempio,  il festino di Santa Rosalia che si festeggia oggi e’ una pantomima ridicola rispetto a quello che era prima del 1860. Riscoprire la storia della città permetterà ai palermitani di migliorarla”.

Sugli interventi in materia urbanistica e di edilizia Lomonte ha insisto sulla necessità di “ricostruire Palermo usando le metodologie di rigenerazione urbana e fare piani urbanistici che permettano di individuare come, dove e con quali tecnologie rifarla completamente. Dobbiamo rifare strade, piazze e case. Questo peraltro innesca una serie di potenzialità imprenditoriali ed economiche che danno lavoro”.

Lavoro che manca, che costringe all’emigrazione, che danneggia le famiglie, che

“qua hanno difficoltà ad arrivare a fine mese. Dobbiamo fare in modo che le tasse non siano penalizzanti per una persona che mette a mondo figli. E a Palermo è cosi’. Occorrono incentivi, c’è un decremento demografico pauroso”.

Altra annosa questione quella delle partecipate. “Dobbiamo seriamente lavorare su come è impostato il modo di assumere – ha detto Lomonte, che ha aggiunto “si stanno cercando novi autisti per l’Amat, ma ne servono molti di più. Si è voluta realizzare la Ztl, ma non bastano appena 200 bus in strada per far lasciare l’auto a casa ai cittadini, ne servirebbero almeno 600! Perciò abbiamo bisogno di un congruo numero di autisti, magari al posto di quella ‘pletora’ di amministrativi che non servono a queste partecipate”.

Massimo Costa. Siciliani Liberi
Massimo Costa. Foto Facebook

Alla presentazione della candidatura è intervenuto anche il presidente di Siciliani Liberi, Massimo Costa, che ha esposto il progetto radicale di riforma della Sicilia del suo movimento.

“La soluzione ultima sarebbe quella dell’indipendenza, ma a breve termine noi proponiamo la Sicilia come Zona Economica Speciale, in modo che possa avere la sua fiscalità di vantaggio, una moneta complementare e la devoluzione integrale di tutti i tributi maturati nel territorio”.

Queste le parole di Costa, che parlando della “battaglia politica per liberare tutta la Sicilia”, ha ricordato che “oggi il problema principale di tutta l’amministrazione pubblica siciliana è soprattuto il furto che la Sicilia subisce ogni anno delle proprie risorse naturali da parte dello Stato nel silenzio assoluto di tutti i politici dei partiti italiani sia di governo sia di opposizione”.

In questo quadro Costa inserisce la candidatura di Lomonte. “Per fare tutto ciò ci vuole una classe politica completamente diversa, non possiamo affidare la rinascita di questa città alla classe politica che ne ha gestito il declino. Per questo abbiamo selezionato professionisti come Ciro Lomonte, che punta a una riqualificazione urbana integrale con un vero e proprio ridisegno della mappa di questa città per farle recuperare la propria identità di capitale e la fierezza di essere palermitani”.