Federico Mazzaglia, da Ragalna al centro spaziale dell’Esa

Studente dell'università di Pisa, il giovane è l'unico italiano selezionato per partecipare a un programma dell'Agenzia spaziale europea, "Fly a rocket". Tra due giorni partirà per Andøya, in Norvegia

Federico Mazzaglia ha vent’anni. Originario di Ragalna, nel Catanese, adesso è iscritto al primo anno del corso in Ingegneria aerospaziale all’università di Pisa. Il giovane è l’unico italiano selezionato per partecipare a un programma dell’Agenzia spaziale europea, “Fly a rocket“. Tra due giorni partirà per Andøya, in Norvegia, dove assieme a venti giovani colleghi provenienti da tutta Europa parteciperà ai preparativi per il lancio di un razzo sonda.

Ho scoperto di questo progetto seguendo gli account dell’Agenzia spaziale europea su Facebok e Twitter“, racconta Federico Mazzaglia a HashtagSicilia. “Ho deciso di partecipare e ho preparato il progetto e la relazione richiesti – continua – Ho presentato la domanda a settembre, poco prima che iniziassero i corsi all’università“. A sostenere lo studente, oltre alla famiglia, “i miei amici, anche se non tutti hanno capito di cosa si trattasse“, ride. “Qualcuno di loro mi ha anche aiutato a realizzare un sito internet per raccontare questa esperienza“.

Federico fa parte del gruppo Science, che sarà impegnato nello studio della aerodinamica esterna del razzo e nel rilevamento delle condizioni meteorologiche nel giorno del lancio tramite palloni aerostatici“, scrive sul portale dell’università pisana Maria Vittoria Salvetti, presidente del corso di laurea in Ingegneria aerospaziale.

Lo scopo dell’iniziativa è dare agli studenti idea di come funziona questo mondo – spiega Mazzaglia – entrare in contatto con gli scienziati che lavorano a progetti del genere e iniziare a creare delle relazioni per il futuro lavorativo“. Nel suo domani Federico Mazzaglia vede un impiego in un istituto spaziale, privato o pubblico. Per ora parte dallo studio a Pisa, “la facoltà è molto tecnica“, sottolinea.

Nella famiglia Mazzaglia non ci sono ingegneri aerospaziali, “sono tutti avvocati. Sono andato un po’ più lontano“, scherza il giovane studente. “Sono sempre stato appassionato di temi come l’esplorazione spaziale – racconta – Dopo il diploma all’istituto Don Bosco, a Catania, ho iniziato a pensare quali fossero le strade che mi avrebbero reso più felice. E questa ha vinto su tutte“.

Il soggiorno all’Andøya space center sarà una tappa molto importante per l’inizio della carriera dello studente ragalnese. “Sarà un viaggio che mi permetterà di conoscere meglio questo mondo, che mi farà conoscere persone che sono appassionate come me di ingegneria aerospaziale – dice – E sarà l’occasione per visitare per la prima volta un centro spaziale. Sarà un’esperienza molto positiva“.