Una migliore accoglienza nelle scuole per i minori adottati

Protocollo d'intesa fra Comune, ASP, Ufficio scolastico e associazioni

Una migliore accoglienza nelle scuole per i minori adottati

Un “Protocollo di buone prassi per l’accoglienza in ambito scolastico dei minori adottati” è stato sottoscritto dall’assessore al Welfare Angelo Villari per il Comune di Catania, dal direttore generale dell’Asp, Giuseppe Giammanco, dal direttore dell’Ufficio scolastico, Emilio Grasso, e dalla presidente dell’associazione “Genitori in cammino” Vera Crisafulli al termine di un incontro svoltosi nella sala giunta di Palazzo degli elefanti.

“L’Amministrazione, per volere del sindaco Bianco – ha detto Villari – è impegnata a tutelare i diritti dell’infanzia e delle famiglie anche con iniziative riguardanti le adozioni, favorendo la costruzione di strumenti utili ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie attraverso una delibera di indirizzo politico approvata dalla Giunta già nel mese di agosto. Un buon inserimento scolastico è presupposto di fondo per una crescita equilibrata del minore e questo protocollo, proposto dall’Ufficio Adozioni, retto da Maria Teresa Rizzarelli seguendo le “Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati” della ministra Stefania Giannini, fornisce conoscenze e linee di indirizzo tecnico-metodologico per garantire percorsi di accoglienza e inserimento degli adottati nella scuola, mettendo in rete la famiglia, tutti gli operatori istituzionali, gli enti autorizzati e le associazioni delle famiglie adottive del territorio distrettuale”.

Catania è la seconda città siciliana, dopo Messina, a sottoscrivere questo protocollo.

“L’obiettivo di questo protocollo – ha spiegato Giuseppe Giammanco – è definire le mappe e dei percorsi attraverso una collaborazione tra Istituzioni per far sì che il minorenne adottato possa trovare le risposte migliori. Ancora bisogna lavorare ma certi riferimenti condivisi possono permettere di ottenere il massimo dell’efficienza nell’impiego delle risorse”.

La dott.ssa Rizzarelli è entrata nel merito del documento spiegando che, per la realizzazione degli obiettivi del protocollo e per consentire la pianificazione strategica degli interventi programmati, sarà costituito un Gruppo Tecnico Scientifico che avvierà attività di sensibilizzazione e formazione agli insegnanti sui temi dell’adozione, in particolare sulla specificità di ogni bambino adottato.

Vera Crisafulli, la cui associazione fa parte del coordinamento nazionale Care, ha sottolineato la necessità di garantire il benessere degli alunni attraverso prassi e strumenti adeguati ed Emilio Grasso – il quale, come è stato sottolineato, aveva già sottoscritto un protocollo simile quando era direttore dell’Ufficio scolastico di Messina – ha rimarcato il diritto degli allievi adottati di essere accolti e integrati da personale informato e preparato, in particolare, sulle complessità e sui temi della diversità, del rispetto delle origini e dell’identità personale.