Zona rossa in Sicilia fino al 18 gennaio, la Regione valuta l’ipotesi dopo il CTS

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    Dopo il recente provvedimento sulla didattica, che prevede la chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado fino a giorno 9 gennaio – con il conseguente proseguimento della DAD; la Regione sta valutando di estendere le misure restrittive per limitare i contagi da Covid-19 fino alla metà del mese.

    A seguito della riunione di ieri della Giunta Musumeci, protrattasi fino a tarda sera, le ipotesi al vaglio sono tante, e si sta cercando di mediare tra la proposta avanzata dal CTS – acronimo di Comitato Tecnico Scientifico – di far permanere la zona rossa almeno per tre settimane, e un’ipotesi più “soft” ma che permetta comunque di tutelare i cittadini.

    Anche perchè ricordiamo che una chiusura totale andrebbe in contrasto con il provvedimento istituito per rilanciare i consumi: difatti – come vi avevamo anticipato settimane fà – i saldi nei negozi sono iniziati appena nella giornata di ieri!

    Anche oggi, come confermato dal comunicato stampa ufficiale della Regione Siciliana:

    “La Giunta regionale è ancora riunita per assumere decisioni in merito alle conclusioni del Comitato tecnico scientifico sull’attuale situazione pandemica in Sicilia.

    Al vaglio del governo Musumeci, in particolare, ci sono misure restrittive che si rendono necessarie in considerazione dell’andamento del contagio da Coronavirus sul territorio siciliano.

    Pertanto, per tutta la giornata di oggi – venerdì 8 gennaio – rimarranno intanto in vigore le disposizioni previste dal governo nazionale relative alla didattica, salvo in quei Comuni dove sono state già assunte iniziative diverse”.

    Nelle prossime ore verrano valutate altre soluzioni, come spiegato anche dal video ufficiale pubblicato sui canali social del Presidente di Regione Nello Musumeci