Cross Cultural Chairs, l’importanza e la cultura della sedia. Il catanese Matteo in giro per il mondo per studiarne le caratteristiche

Matteo Guarnaccia

CATANIA – Si chiama Cross Cultural Chairs ed è una ricerca socio antropologica portata avanti da Matteo Guarnaccia, catanese di 24 anni con un sogno nel cassetto: realizzare – per dare validità e contenuti alla sua ricerca – un viaggio negli otto Paesi più popolati del mondo alla scoperta delle diverse culture e dei modi di sedersi.

A primo acchito può sembrare strano: giovane designer che ha approfondito i suoi interessi allo IED e al FabLab di Barcellona, l’idea di Matteo ruota proprio attorno alle sedie. Che, secondo il giovane, essendo oggetti che spesso vengono accostati alle fasi dell’evoluzione dell’uomo e che rispondono a necessità comuni, in tutto il mondo, vanno studiati. Approfondendo, per l’appunto, le funzioni che esse hanno, come quella di sedersi a riflettere e prendersi una pausa dalla vita moderna che scorre troppo velocemente.

Dunque sedie, sgabelli, poltrone, di cui Matteo studierà non solo le peculiarità che cambiano di Paese in Paese, ma anche gli aspetti tecnici. Perché alla fine sarà proprio lui, affiancato da otto studi di design tra i migliori del mondo, a realizzare otto sedie che alla fine dell’esperienza saranno esposte al Museo del Design di Barcellona, che da subito ha sposato il progetto di Matteo. Nella stessa occasione verrà presentato anche il libro che nascerà durante e subito dopo il viaggio, con la collaborazione del designer grafico catalano Albert Romagosa, considerato tra i più interessanti della scena emergente spagnola.

Si parte a novembre dal Brasile, per poi proseguire in Messico, Giappone, Indonesia, Cina, India, Russia, Nigeria. Per farlo, però, Matteo ha bisogno del sostegno di tutti. E restano solo cinque giorni per contribuire versando un contributo tramite la piattaforma di crowdfunding Kickstarter

Così come hanno fatto in tanti. E anche la Fondazione OELLE – dove dopo Barcellona arriverà l’esposizione finale – che di arte e giovani, soprattutto del nostro territorio, si nutre, e che ha sostenuto l’iniziativa di Matteo economicamente e logisticamente, organizzando da ZO Centro Culture Contemporanee la presentazione del progetto, che ha suscitato l’interesse di amici e curiosi che si sono già collegati per aiutare Matteo a realizzare il suo progetto e per seguirlo in questo straordinario viaggio.