Sicurezza stradale, disco verde del consiglio comunale a un odg e due mozioni

La sicurezza stradale e la necessità di migliorarla al centro del consiglio comunale di Catania.
L’assise cittadina ha approvato ieri all’unanimità dei presenti (30 i consiglieri che hanno risposto all’appello) l’ordine del giorno sulle “Azioni di sicurezza per la città di Catania” presentato dal gruppo Mpa, primo firmatario Angelo Scuderi, con il quale si chiede all’Amministrazione comunale di intensificare l’impegno a favore della sicurezza stradale e urbana, formulando alcune proposte, anche in merito a interlocuzioni col Governo riguardo alla necessità di incrementare l’organico della Polizia municipale.
La prima delle tre mozioni approvate sul tema della sicurezza stradale, con 26 favorevoli e un astenuto, è quella presentata dal consigliere Maurizio Miranda sul tema “Installazione di rilevatori di velocità fissi – Autovelox” nei punti della città più “a rischio” incidenti.
E’ seguita la discussione sulla mozione “Salvaguardia del Centro di eccellenza di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo presso l’ospedale S.Vincenzo di Taormina”, proposta dal consigliere Piermaria Capuana, primo firmatario, e dai capigruppo, che ha avuto il via libera dell’Aula all’unanimità dei 28 presenti.
Il consigliere Capuana è anche il primo firmatario della mozione, anche in questo caso sulla sicurezza stradale, “Ripristino della missione di sicurezza Strade sicure”, anche questa approvata all’unanimità, con 27 voti.
La mozione a firma dei consiglieri Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio ”Misure contro le micro discariche” è stata ritirata alla luce dei recentissimi provvedimenti presi dall’Amministrazione e condivisi dai due consiglieri, mentre quella sulle “Misure di contrasto ai debiti fuori bilancio” è stata rinviata dal Consiglio con una pregiudiziale posta dal consigliere Pellegrino.
Al consiglio comunale, presieduto da Sebastiano Anastasi, hanno preso parte per la giunta il sindaco Enrico Trantino e gli assessori Parisi, Brucchieri, Gelsomino, Tomarchio, Porto, Marletta, Guzzardi.
In apertura di seduta il presidente Anastasi ha invitato l’Aula ad un minuto di silenzio per la giovanissima Chiara Adorno, travolta e uccisa il 7 novembre scorso mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in prossimità del Policlinico e della Cittadella universitaria.
Tragedia, questa, che ha portato molti consiglieri a intervenire, così come il presidente Anastasi e il sindaco Trantino, sulla necessità di agire con nuove iniziative per prevenire e contrastare la “criminale” inosservanza delle più elementari regole del codice della strada.
In merito alla Sac ed all’incendio dello scorso luglio in aeroporto, con la conseguente chiusura del terminal A, l’interrogazione presentata è una “richiesta di informazioni in merito alle iniziative adottate dal Comune nell’Assemblea dei Soci del 28 agosto 2023”, per sapere tra l’altro “se il collegio sindacale abbia indagato sui fatti denunciati dall’Amministrazione comunale”, e per conoscere anche, con riferimento al bilancio di esercizio per gli anni 2020, 2021, 2022 “come siano state spese le somme destinate al piano della sicurezza”.
Il sindaco Trantino ha sottolineato che “nell’ultima assemblea dei soci, la settimana scorsa, il collegio sindacale, rispetto ai fatti che abbiamo esposto nella nostra denuncia col 2408, di fatto ha sorvolato. Ha voluto depositare una relazione che non ha dato contezza di tutti gli inadempimenti che noi abbiamo rilevato, quindi rimane la grossa incognita delle varie manchevolezze e dei vari inadempimenti, che vorremmo fossero verificati da altri e che invece speravamo fossero verificati dal collegio sindacale, ma ciò non è accaduto”. “A questo punto – ha continuato Trantino – sorge la domanda spontanea di come dobbiamo agire in quanto socio, sia come Città di Catania sia come Città metropolitana. Chiaramente in questa vicenda mi sto facendo supportare da professionisti che hanno un loro peso specifico in materia societaria. Mi trovo, però, da un lato nella condizione di chi tema che una eventuale denuncia al tribunale civile possa esporre il Comune e la Città metropolitana al rischio di soccombenze che, a quel punto, si trasformerebbero in un aggravio per l’Amministrazione. Per converso, se anche dovessimo vincere paradossalmente io non so quanto potremmo essere soddisfatti: vi sarebbe un consequenziale deprezzamento della società che gestisce l’aeroporto con ciò che esso comporta in termini di eventuale privatizzazione. Quindi sono delle questioni ancora aperte in cui non abbiamo definito una linea di condotta, e sulle quali ci sarà di sicuro, al momento di dover prendere delle decisioni, un confronto con il consiglio comunale”.