Pedofilo seriale e pronto a fuggire con un bambino. Arrestato a Ragusa

Un presunto pedofilo ‘seriale’ è stato fermato dalla Polizia di Ragusa. Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile, avrebbe abusato di diversi minorenni.

Era particolarmente ossessionato da alcuni bambini, tutti di sesso maschile, a lui legati da parentela, li cercava continuamente. Uno di loro voleva addirittura portarlo via in un luogo segreto, sottraendolo alla madre sua parente.

Proprio per questa intenzione, la Squadra Mobile ha predisposto un servizio notturno, bloccando il pedofilo che aveva convinto il piccolo a fuggire con lui. Considerata “la spiccata potenzialità offensiva dell’uomo”, il sostituto procuratore Marco Rota ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto che la polizia ha immediatamente eseguito.

Subito dopo il fermo, il Gip di Ragusa ha convalidato la misura trasmettendo il fascicolo alla Procura della Repubblica di Catania competente per questi reati. Il magistrato del Tribunale etneo ha richiesto immediatamente l’incidente probatorio per cristallizzare quanto poche settimane prima raccontato dalle sei vittime agli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa.

Ascoltate dai poliziotti della Sezione specializzata della Squadra mobile, hanno descritto nei minimi dettagli i gravissimi fatti – grazie anche all’aiuto di una psicologa – alcuni subiti per anni fin da quando erano piccolissimi.

L’uomo e’ stato arrestato per adescamento di minore, violenza sessuale aggravata dall’aver commesso i fatti ai danni di minori di 10 anni e dal vincolo di parentela. Adesso si trova recluso nella sezione specializzata del carcere.

“La polizia di Stato – afferma il dirigente della Squadra Mobile di Ragusa Antonino Ciavola – grazie alla tempestiva segnalazione di un ragazzino adescato presso una villa comunale, ha permesso di porre fine alla vicenda. Fondamentale la collaborazione dei bambini e dei ragazzini; le loro dichiarazioni sono state rese con grande difficoltà, ma aiutati dal personale specializzato i giovanissimi hanno permesso di ricostruire ogni singolo reato commesso”.