Camera di Commercio, Gianninoto: “Grande sconfitta lo scippo a Siracusa”

Camera di commercio di Catania
La Camera di commercio di Catania

“E’ una grande sconfitta per il territorio di Siracusa. Lo scippo della Camera di Commercio di Siracusa diventa definitivo”.
Un commento amaro quello di Pippo Gianninoto Per Territorio Protagonista 2016, storico protagonista con la CNA di una battaglia che adesso si sarebbe definitivamente conclusa.
Tempo di amarezza ma anche di ringraziamenti per l’esponente di CNA.
“Un grande grazie comunque va ai deputati della passata legislatura con in testa Stefania Prestigiacomo -dice Gianninoto- che hanno cercato in tutti i modi di modificare una legge di riforma iniqua che di fatto ha abolito l’attività del’ Ente siracusano. Una battaglia a testa alta contro un sistema di potere fortissimo e radicato con la complicità dei Presidenti della Regione a partire da Crocetta.
Uno scippo duro da digerire-ammette Gianninoto- anche perché ricordo che Unioncamere aveva inserito nell’elenco delle 60 Camere anche quella tra Siracusa e Ragusa e solo all’ultimo minuto , con la complicità del Governo Regionale Siciliano fu preferita Sassari (che ha solo 30.000 imprese registrate), facendo perdere all’isola ben 5 camere di commercio su 8. Un capolavoro-il commento sarcastico- Adesso però si deve necessariamente andare avanti e riuscire nel più breve tempo possibile ad eleggere i nuovi organismi della Camera del Sud Est! In maniera democratica garantendo la equa rappresentanza ai tre territori accorpati”.
Chiusa una battaglia, ne inizia un’altra. La sfida a questo punto è quella “di rinnovare gli organismi di governo della Grande Camera con uno statuto modificato in senso “ federale” e un protocollo tra le associazioni coinvolte che assicuri lo svolgimento delle elezioni in legalità e trasparenza con la Presidenza della Regione stavolta a far da garante”.
Parte la sollecitazione: “si insedi un tavolo regionale tra Governo e Associazioni e si scriva uno Statuto condiviso e un Protocollo , che beninteso non deve servire solo per la Camera del Sud EST ma anche per le altre Camere accorpate, e si dia mandato ai Commissari di approvarlo prima di dare il via al rinnovo degli organismi.
Uno statuto che assicuri le stesse prerogative che il decreto legge 104/2020, poi convertito in legge, ha consentito a tutte le altre Camere che hanno iniziato dopo il processo di accorpamento e purtroppo le camere siciliane il procedimento lo hanno iniziato prima.
Ovvero che le sedi accorpate, nel nostro caso Siracusa e Ragusa, non siano sedi di sola rappresentanza ma sedi legali al pari della capofila con un Vice Presidente , dirigenti ed organi a cui affidare in un contesto unitario, ma garantendo autonomia, le attività istituzionali e il funzionamento dei servizi. E che la rappresentanza dei consiglieri camerali debba rispettare la territorialità e non l’appartenenza di categoria”.
La domanda che Gianninoto pone è anche un augurio.
“Si può fare questo percorso democratico? Penso e spero di si anche se sappiamo bene che purtroppo in questa Sicilia prima sono stati messi al centro i grandi interessi legati alle infrastrutture , leggi aeroporti ecc., e poi quelle delle imprese diffuse su un territorio che è una nazione; imprese che debbono garantire-conclude Pippo Gianninoto – sempre di più ricchezza ed occupazione”.