Nel ricordo di Impastato Sinistra Italiana lancia l’anatema: “No all’antimafia di facciata”

Casarini e Guzzetta contro l'utilizzo strumentale delle lotte per la legalità

Peppino Impastato

Domani verrà ricordato l’anniversario di uno dei tanti coraggiosi giornalisti uccisi da Cosa Nostra. Peppino Impastato venne ucciso giovanissimo nella sua Cinisi il 9 maggio del 1978 per mano mafiosa e Sinistra Italiana proprio alla vigilia della commemorazione lancia l’anatema contro “l’antimafia di facciata”.

“L’anno appena trascorso è stato horribilis per l’antimafia, neutralizzata, fiaccata e delegittimata nella sua potenza di pratica sociale, civile e politica, da inchieste che, a vari livelli, hanno investito pezzi di imprenditoria, di magistratura, di giornalismo e di politica della Regione – dicono Bianca Guzzetta e Luca Casarini, segretari di Sinistra Italiana Sicilia – abbiamo l’urgenza di riappropriarci dell’antimafia, come valore e pratica capace di tenere insieme le siciliane e i siciliani che rappresentano la parte sana, integra e virtuosa di quest’isola”.

E così – riprendendo il file rouge di un famoso e contestatissimo articolo di Leonardo Sciascia sui professionisti dell’antimafia – i due esponenti di Sinistra Italiana sottolineano la necessità di “sottrarre l’antimafia dai poteri che la usano come scudo dietro il quale nascondersi o come clava da brandire contro l’avversario politico secondo la convenienza del momento e restituirla a tutti coloro che, proprio attraverso la lotte alle mafie, all’affarismo e alla corruzione, sono convinti di potere neutralizzare il blocco di poteri che da troppo tempo tiene in ostaggio la Sicilia, impedendone lo sviluppo sociale, economico, morale e culturale”.