Verso Catania-Benevento, Zeoli: “Domani gara passionale. Rapisarda, Tello e Sturaro recuperati”

Il Catania si avvicina alla chiusura della regular season di una stagione senza poche difficoltà. L’ultima di campionato si terrà al Massimino sabato 27 aprile alle ore 18.30 contro il Benevento di Gaetano Auteri. Vincere per i rossazzurri è necessario per evitare l’incubo di sprofondare ai playout. Di seguito le parole di Michele Zeoli nella consueta conferenza stampa pre-gara. 

Zeoli: “Dobbiamo restare concentrati per 95 minuti. Anche chi è in panchina deve contribuire alla causa”

Il Catania deve ritrovare la vittoria contro il Benevento per ottenere la salvezza aritmetica che vuol dire playoff dal primo turno della Fase Nazionale. La squadra di Michele Zeoli domani affronterà il Benevento, gara fondamentale per evitare i playout: “Ritiro? Doveroso per preparare la partita soprattutto per capire che tipo di partita sarà. – dice l’allenatore rossazzurro in conferenza stampa – Ci saranno tante situazioni emotive, la squadra deve restare concentrata solo sulla partita non pensando a cosa succede negli altri campi perché siamo ancora artefici del nostro destino. Modulo? In questo momento non ha una determinata importanza. Se ci fossilizziamo sui singoli o sui moduli mi sembra troppo superficiale. Non credo il modulo incida. Domani sarà per tutti una giornata passionale. I ragazzi devono fare la loro partita. Recuperi? Sono disponibili Tello, Sturaro e Rapisarda. Ciccio è un po’ debilitato, ma vediamo se possono servire nell’ultimo quarto d’ora per gestire o per qualcosa di diverso.” 

Dopo le recenti prestazioni capisco i vostri dubbi – prosegue Zeoli – ma la responsabilità adesso nella squadra è tanta e vanno prese di petto. A Sorrento potevamo fare tranquillamente risultato. Fa rabbia prendere gol dopo 4 minuti. Le montagne russe che abbiamo fatto nel girone di ritorno che l’approccio alla partita fa capire tante cose. Ai tifosi non faccio appelli, perché quando si è in difetto non si può chiedere nulla ai tifosi. Una certezza è proprio il pubblico. Devono restare dentro la partita per tutti i 95 minuti e non consegnarci agli avversari. Anche chi è in panchina deve contribuire”.