Sede tribunale via Crispi, ancora disagi. L’ordine degli avvocati: “Lavoriamo tutti male”

Continuano i problemi per legali, magistrati, personale e utenti della sede dell'ex pretura. Dopo il blackout di ieri - a causa del quale un praticante avvocato diversamente abile è rimasto bloccato al secondo piano - anche oggi si è dovuto fronteggiare un nuovo guasto tecnico

Tribunale Catania, via Crispi
Foto di Livio Lo Nigro

Continuano i disagi per avvocati, magistrati, personale e utenti della sede di via Crispi del tribunale di Catania. Dopo il blackout di ieri – a causa del quale un praticante avvocato diversamente abile è rimasto bloccato al secondo piano – anche oggi si è dovuto fronteggiare un nuovo guasto tecnico. “Io non ho avuto problemi stavolta, ma solo perché non avevo udienza lì“, sottolinea Francesco Catara, il giurista costretto ad attendere per ore di poter uscire. “Passando, però, ho visto tanti colleghi che sono rimasti addirittura fuori, non sono riusciti a entrare“.

Dopo quanto accaduto, in tanti (colleghi e non) hanno manifestato la propria vicinanza a Catara. “Manderemo una lettera all’ordine degli Avvocati, chiederemo loro di attivarsi“, anticipa. I vertici dell’organo, intanto, si sono già mossi. “Ho avuto rassicurazioni che già questo pomeriggio saranno realizzati dei lavori di ripristino provvisorio“, afferma Maurizio Magnano di San Lio, presidente dell’ordine. “A onor del vero, devo dire che erano interventi già all’ordine del giorno – specifica – Ma mi è stato assicurato che si sta provvedendo per regolarizzare il servizio“.

Resta però il dato di una struttura, quella di via Crispi, inadatta alla funzione che da qualche anno è richiesta. “Nella realtà, allo stato, lavoriamo male tutti – sottolinea il legale – Gli avvocati operano in maniera offensiva del decoro della professione. E lavorano male anche i magistrati e tutto il personale“. Secondo Magnano di San Lio “molti dei problemi derivano dal fatto che con la chiusura nel settembre 2013 delle sedi distaccate, si è concentrato tutto sul tribunale di Catania“. E continua: “La situazione, che non era delle migliori, si è aggravata“.

La soluzione definitiva è rappresentata dalla tanto sospirata ristrutturazione dell’ex palazzo delle Poste di viale Africa, che dovrebbe diventare la cosiddetta cittadella giudiziaria. La cui consegna, però, non ha ancora una scadenza certa. “Ci sono dei tempi tecnici da rispettare per espletare le varie gare“. Nell’attesa, per alleggerire il carico degli uffici, dovrebbe entrare in funzione il palazzo dell’ex provveditorato in viale Vittorio Veneto. Avvocati e personale, dal canto loro, sperano finalmente in una giornata lavorativa senza nuovi problemi da dover affrontare.