38 milioni a fondo perduto per aiutare l’export delle PMI

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha da poco pubblicato sul proprio sito internet la scheda informativa relativa al voucher per l’internazionalizzazione delle PMI per il 2017. Lo strumento aveva avuto una prima edizione nel 2015 con l’erogazione di 1790 voucher.

La misura consiste in un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher rivolto alle PMI che intendono avviare processi di internazionalizzazione. Lo strumento consentirà alle aziende di poter beneficiare della consulenza di una figura specializzata, il cosiddetto Temporary Export Manager o TEM,  in grado di progettare e gestire i processi e le azioni da compiere per portare la PMI sui mercati esteri. Le imprese vincitrici dovranno rivolgersi ad una società fornitrice dei servizi TEM scegliendola tra quelle inserite nell’elenco che sarà resto disponibile sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico entro il giorno 20 dicembre 2017. Tra i requisiti più importanti per poter richiedere il voucher un fatturato con non meno di 500mila euro in almeno uno degli ultimi 3 esercizi approvati. 

La dotazione finanziaria complessiva messa in campo dal Ministero è di 38 milioni di euro, di cui 20 milioni riconfermati dalla prima edizione, e 18 milioni (6 milioni, rispettivamente, per il 2017, 2018 e 2019) derivanti dai Pon Imprese e Competitività 2014-2020 e destinati alle PMI di Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Basilicata.

Le agevolazioni sono divise in due categorie: il voucher early stage e il voucher advanced stage

Il primo consiste in un voucher di 10.000 euro a fronte di un contratto di servizio di almeno 13.000 euro al netto di IVA e della durata minima di 6 mesi. Per i soggetti già beneficiari del precedente bando l’importo del contributo è ridotto a 8.000 euro.

L’“advanced stage”è invece un finanziamento di 15.000 euro su un contratto di servizio di almeno 25.000 euro al netto di IVA e della durata minima di 12 mesi. Inoltre, solo per questa tipologia di voucher, è stata inserita la possibilità di ottenere un contributo aggiuntivo di 15.000 a fronte del raggiungimento dei seguenti obiettivi in termini di volumi di vendita all’estero:

  • incremento del volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri registrato nel corso del 2018 (o fino al 31 marzo 2019) almeno pari al 15% rispetto a quello conseguito nel 2017;
  • incidenza percentuale del volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri sul totale del volume d’affari almeno pari al 6% nel corso del 2018 (o fino al 31 marzo 2019).

Unico limite della misura, ma non è una novità per strumenti di questo genere, è che l’erogazione del contributo avverrà a saldo dell’investimento in un’unica soluzione. Questo potrebbe limitare la platea delle aziende interessate a quelle che dispongono della liquidità necessaria per sostenere l’operazione. Sarebbe quindi auspicabile in futuro almeno la tripartizione del contributo, per consentire una minore necessità di liquidità in partenza. Una buona occasione dopo tutto.

Per quest’anno le imprese potranno presentare domanda in via telematica (è possibile presentare solo una domanda per ciascuna impresa) a partire dalle ore 10:00 del giorno 28 novembre 2017. Ma, già a partire dal 21 novembre 2017, sarà possibile compilare on line la domanda. Il Ministero procederà all’assegnazione dei voucher secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande e nei limiti delle risorse disponibili.

 

di Giuseppe Emiliano Bonura
Manager e Direttore dell’Osservatorio internazionale sull’Impresa (OII)