Accordo Almaviva, per Cgil, frutto della fame di lavoro in Sicilia

Michele Pagliaro CGIL Sicilia
Michele Pagliaro

“E’ un accordo che ha avuto per i lavoratori il crisma dell’inevitabilità. E’ il frutto dei rapporti di forza completamente sbilanciati a favore dell’ impresa che si sono creati nel mercato del lavoro a causa della più recente legislazione, ma anche della mancanza di politiche nazionali di settore”.

Lo dicono Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia e Davide Foti, coordinatore regionale Slc, a proposito dell’intesa siglata ieri a Palermo dalle Rappresentanze sindacali unitarie con Almaviva che prevede la sospensione di 4 scatti di anzianità e il blocco della maturazione del Tfr per un anno e un “modesto”, così lo definisce la Cgil, investimento sull’information Tecnology .

Il testo era stato in precedenza approvato dai lavoratori in un referendum che ha registrato l’82,76% di sì, un risultato che, per Pagliaro e Foti, “oltre a essere frutto del su citato sbilanciato rapporto di forza è la rappresentazione plastica della fame di lavoro enorme che c’è nell’isola”. Cgil e Slc rilevano peraltro che “negli ultimi sei mesi l’azienda oltre a licenziare migliaia di persone va delineando una politica del massimo ribasso anche in gare di commesse statali”.

“Riteniamo – affermano Foti e Pagliaro – che sia non più rinviabile l’apertura di un tavolo nazionale sulla crisi dei settori produttivi e per arrestare la pericolosa deriva che potrebbe aprirsi”.