Costa (Siciliani Liberi): “Questa non è immigrazione, è invasione. Siamo in guerra e dobbiamo difendere i nostri confini”

Massimo Costa
Massimo Costa

“3.000 persone sbarcate in un giorno solo nei porti siciliani non è più, come temevamo, un fenomeno riconducibile alla categoria dell’immigrazione. L’immigrazione è una cosa seria, va gestita con apertura e intelligenza, con orientamento all’integrazione e alla progressiva assimilazione degli immigrati, all’insegna di una positiva multiculturalità, da popolo fiero della propria identità, che può ‘conquistare’ moralmente gli ospiti e farne nel tempo nuovi siciliani, come sempre è stato nel passato. Ma, appunto, è un’altra cosa.

Questa invece è solo un’invasione, programmata, diretta, voluta, organizzata, cioè un vero e proprio atto di guerra contro i nostri territori, svolto nella totale indifferenza, anzi benevolenza, da parte dello Stato italiano”.

Non usa mezzi termini Massimo Costa, leader del movimento indipendentista Siciliani Liberi, per commentare gli ennesimi sbarchi di migranti, approdati sul suolo siciliano nel giorno di Pasquetta.

nave migranti Porto di Catania

“È vero che non sono tutti destinati in Sicilia, ma genericamente in Europa, – spiega – ma si dà il caso che la Sicilia sia la porta dell’Europa e c’è il sensato rischio di una percentuale altissima che, con le buone o con le cattive, resterà confinata nella nostra isola, in cui è manifesta una pulizia etnica dei Siciliani a favore di indifferenziati “migranti” senza alcuna identità precisa e perciò più facili da dominare e manovrare”.

“La risposta deve essere durissima – attacca il prof. Costa –

 

Le navi armate da Soros, sotto la bandiera ONG, sono navi di scafisti. I loro capitani vanno arrestati (… omissis …), perché commettono atti di guerra contro il nostro paese”

“Non siamo, purtroppo, uno stato indipendente, e non possiamo dare una risposta a questa aggressione nel solo interesse nazionale siciliano. – chiosa il leader dei Siciliani Liberi –  Dobbiamo per ora concertare la risposta con tutti i partiti italiani di buona volontà. Salvini sarà anche xenofobo e starà anche strumentalizzando il tema,

ma nella prossima legislatura dovremo concordare una difesa dei confini con tutti quelli che la vogliono veramente.

Con il 5 Stelle, con la Lega, con Fratelli d’Italia, forse anche con Forza Italia (ma dubito che questi facciano sul serio). Col PD e con Alfano no. Loro sono gli organizzatori di questa tratta, o i ruffiani”.

“Agli oppositori di sinistra, – continua Costa – più o meno marxisti, indipendentisti o no, chiediamo di maturare, e di capire che la difesa del proprio territorio nazionale è ‘sacro dovere’, che nulla ha a che fare con il razzismo e la xenofobia. Anche Stalin e Mao si difesero dalle invasioni esterne. Il fatto che questa assuma una forma nuova, camuffata da immigrazione, non ci deve distrarre dalla sostanza delle cose”.

“Qualcuno sarà stupito da questo tono durissimo, – conclude il leader dei Siciliani Liberi – ma prevedo il caos e conflitti etnici per le strade, oppure, alternativa non migliore, un’estinzione progressiva e silenziosa per il mio popolo, che, da leader indipendentista, ho il dovere di difendere senza ipocrisie.

Siamo in guerra. E la stiamo pure perdendo. Ma solo perché non ce ne accorgiamo, non ce ne fanno accorgere. Noi abbiamo il dovere di dire ‘basta’!”