Ospedali senza farmaci. Codacons presenta esposto a procure di Catania e Palermo

Ospedale Cannizzaro

Il Codacons, tramite l’avv. Giuseppina Chiara Reale, ha presentato esposto alle Procure della Repubblica di Catania e Palermo per la carenza di medicinali negli ospedali siciliani, chiedendo di indagare per il reato art. 340 codice penale – interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità.

L’esposto ha preso il via dalla denuncia apparsa sul quotidiano “La Sicilia” di giorno 1 giugno 2017 da parte dall’ospedale “Santa Marta e Santa Venera” sulla mancata fornitura di medicinali nelle farmacie dell’intera rete ospedaliera siciliana per il ritardo nell’indizione delle gare d’appalto aggiudicativi delle forniture stesse. Il bando con il relativo prontuario – si legge sempre nell’articolo – è fermo da oltre due mesi negli uffici dell’assessorato regionale alla Salute, e il servizio è entrato in una fase, definita dai sanitari, “di sofferenza gestionale”. A parere del Codacons, la carenza di farmaci negli ospedali arreca un pericolo per la salute degli utenti affetti anche da gravi patologie e destinati a sottoporsi ad interventi molto delicati e rischiosi.

Come emerso dalla denuncia dell’ospedale di Acireale, nei nosocomi mancherebbe anche l’Omeprazolo e risultano anche esaurite le scorte degli antibiotici Ampicillina e Piperacillina, farmaci ritenuti di grande aiuto nel contrasto alle infezioni batteriche particolarmente aggressive per la salute umana. L’elenco completo dei farmaci di cui il sistema sanitario è allo stato carente è consultabile sul sito internet dell’Aifa, agenzia italiana del farmaco.

Il dato di fatto è che sono gli stessi medici in servizio nelle grandi aziende ospedaliere catanesi a manifestare preoccupazione a causa della carenza dei farmaci che mettono in dubbio la corretta applicazione dei protocolli sanitari. Nell’attesa che il bando venga portato ad esecuzione e le gare vengano indette, dunque, la situazione è indubbiamente esposta a peggioramenti stante che si registrano ritardi nella prestazione dei servizi sanitari anche per la necessità di recuperare i medicinali per i casi più urgenti. Anche Palermo, come si legge nello stesso giornale “La Sicilia”, avrebbe difficoltà dello stesso genere relativamente alla carenza dei farmaci e si legge, ancora, che solo per l’approvvigionamento di farmaci per tutte le aziende sanitarie e ospedaliere dell’Isola, è stato portato a termine un appalto per la durata di 4 anni pari a 4,3 miliardi, più o meno tanto quanto l’intera programmazione europea 2014 – 2020; una gara divisa in 2.530 lotti, tanti quanti sono i tipi di farmaci richiesti.

Per il Codacons, oltre ad una grave violazione di un diritto costituzionalmente garantito qual è quello della salute ex art. 32 Cost., si potrebbe ipotizzare una vera e propria interruzione di pubblico servizio.