Catania, l’orgoglio non basta: col Potenza è 0-0

Cambiano allenatori o moduli ma il risultato non varia. Contro il Potenza il Catania di Michele Zeoli non riesce a tornare a una vittoria che manca in campionato dal 18 febbraio contro la Juve Stabia. Il rendimento nel girone C di Serie C dei rossazzurri è preoccupante visto che la distanza dalla zona playout è momentaneamente a 7 punti. Contro l’Audace Cerignola venerdì non sarà più concesso sbagliare. 

Catania, cuore e rimpianti: quanta amarezza nel finale

Se si vogliono trovare dei punti positivi di Catania-Potenza bisogna ripartire dalla prestazione dei rossazzurri nella ripresa. La squadra di Michele Zeoli ha sfiorato a più riprese il vantaggio sprecando palle-gol importanti. Segnali di miglioramento da Celli che è sembrato in ripresa rispetto alle scorse gare. Buoni segnali da Marsura e da un Chiricó apparso più pimpante subentrato nella ripresa al posto di Chiarella.

Alla creatività offensiva, però, è inevitabile seguito qualche rischio dietro. Impeccabile il salvataggio di Monaco (il migliore del suo reparto) su Caturano al 66′ che ha salvato la rete del 1-0 del Potenza. Al 75′ Furlan si rende protagonista di un grande intervento su Volpe in uno dei pochi tiri in porta della partita. Lo 0-0 sembra il risultato più giusto, un punto che forse fa più comodo ai rossoblù di Marchionni. Sono invece fragorosi i fischi dei 15.873 spettatori presenti al Massimino, giustificati da un’unica grande paura collettiva: il Catania non sa più vincere

L’abbraccio di Zeoli ai suoi ragazzi: “Questa squadra deve credere di più nei propri mezzi”

Spesso ci manca lucidità nelle giocate. I giocatori devono capire se si nascondono e non chiamano la palla sbagliano due volte“. Commenta così nel post-gara Michele Zeoli, che ha analizzato la prestazione del Catania contro il Potenza. L’ex amatissimo terzino rossazzurro ha analizzato le insicurezze dei suoi ragazzi, che non riescono ancora a trovare libertà nelle giocate, nonostante i buoni evidenti segnali in termini di prestazione complessiva. 

Emblematico, nel finale, l’abbraccio consolatorio di Zeoli ai suoi ragazzi. Fotografia perfetta di quanto le difficoltà siano soprattutto da ricercare sul piano emotivo. “Se non lo faccio io chi lo fa?“, commenta ancora l’allenatore. Adesso, però, venerdì sera contro l’Audace Cerignola serviranno punti importanti per cercare quanto meno di allontanare l’incubo playout e una classifica sempre più vacillante.